Thursday, April 25, 2024

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Cantando con Gioia
Sono una neomamma. Mia figlia Gioia è nata 9 mesi fa. Le nostre prime settimane insieme sono state molto dure sia per me che per lei ed ho sentito da subito il bisogno di un contatto che ci permettesse di conoscerci, di parlare la stessa lingua, di farle sentire il mio calore, di darle sicurezza, e nello stesso tempo di aiutarmi ad avere fiducia in me stessa. Avevamo entrambe bisogno di ambientarci alla nuova vita e per me è stato immediato cominciare a massaggiarla. Non riuscendo però a muovermi di casa per poter partecipare ad un corso di massaggio infantile e non avendo tempo ed energia per leggere libri o consultare internet, ho fatto affidamento alle parole di un'ostetrica dei corsi preparto. A noi future mamme aveva detto che dovevamo fidarci del nostro istinto, dovevamo osservare il nostro cucciolo e lasciar prevalere il cuore.

Così ho cominciato a massaggiare Gioia senza nessuna conoscenza pratica, ma seguendo solo l'istinto e ciò che mi faceva capire lei.
E noi, io e Gioia, col tempo abbiamo trovato la nostra strada e ci siamo innamorate l'una dell'altra.
Nei primi 5-6 mesi di vita ho massaggiato mia figlia 3-4 volte al giorno per anche un'ora alla volta, senza avere cuscini da massaggio, il nostro posto è sempre stato il fasciatoio in bagno, con la luce soffusa e la stufetta sempre accesa.

Massaggiarla per me era ed è un'infinità di cose: la calmavo quando il suo pianto non era per fame o per sonno, posticipavo le poppate di un po' dandomi così modo di riprender fiato, la rilassavo quando stanca non riusciva a prender sonno, la coccolavo dopo esser tornate a casa da un'uscita dove sia io che lei avevamo accumulato stress, le facevo sentire il mio calore con le mani, con la voce (canto sempre mentre massaggio Gioia) con le labbra, con lo sguardo, le ho fatto passare stitichezza e coliche, ho usato il massaggio come prevenzione da raffreddori e inoltre con il massaggio a Gioia ho calmato le mie ansie, la mia sensazione di inadeguatezza delle prime settimane, i miei sensi di colpa per un allattamento che non andava come volevo.

Quando Gioia ha compiuto 5 mesi, finalmente abbiamo partecipato ad un corso di massaggio infantile.. e li nei vari incontri la mia emozione è stata scoprire che facevo le stesse cose da mesi senza che nessuno me le avesse insegnate. Anche chiederle il permesso!!
È stato per me fonte di soddisfazione e mi ha fatto capire che quando si ascolta l'istinto non si sbaglia mai!
Ora Gioia ha 9 mesi e tutt'ora la massaggio 1 volta al giorno. Col tempo il tipo di massaggio è cambiato per adattarmi a lei e ai suoi sempre nuovi bisogni di movimento.
Però mi emoziona vederla sorridere quando mi sfrego le mani con l'olio con lo sguardo sereno come a dire " che bello mamma, è il nostro momento". (Alice Bisol)




Il Massaggio con L.
L. è un bimbo speciale, l'ho preso in carico appena nato con lo scopo di facilitare l'alimentazione per poi accompagnare i genitori nell'evoluzione della malattia.
I genitori di L. tendevano a toccarlo sempre meno e in me è nato il desiderio di condividere l'esperienza del massaggio. Avevo il grosso timore di non essere in grado di affrontare questa avventura, temevo il dolore che avrei respirato e le competenze che sentivo di non possedere. Benedetta Costa è stata preziosa.
Abbiamo lavorato a casa loro, seduti sul tappeto del salotto, su uno strato morbido di coperte affettuose. L. è stato massaggiato da mamma e papà che hanno concluso il loro percorso dicendomi che avevano la sensazione di capire meglio cosa era giusto fare con l., che cambiarlo era diventata una storia molto più facile semplicemente perché avevano imparato a chiedere il permesso, rispettando i suoi no.
Sono ancora presente nella storia di L. come logopedista, so che mamma e papà continuano a massaggiarlo, soprattutto nelle gambe, consapevoli di quello stato di benessere che gli inducono che la saturazione di O2 racconta insieme alla diminuzione della consueta tachicardia che accompagna i suoi giorni.
L. non piange, il suo quadro respiratorio non glielo consente più ma ci ha permesso di capire come la pelle esprime comunque benessere... (Monica Pannucci, Insegnante Aimi, logopedista)

 


Un'esperienza bellissima
Sulla base della mia esperienza, ritengo che il massaggio sia utile per stabilire una fiducia reciproca tra genitore e figlio, sia un modo naturale di conoscersi e comunicare, sia far percepire al neonato il suo corpo e il tocco delicato della mamma, sia un aiuto a fortificare il sistema immunitario e a far maturare l'apparato digerente e respiratorio, sia una prevenzione alle coliche e ai mali da raffreddamento, sia un calmante per le tensioni, rilassante e allo stesso tempo divertente e tonificante, sia una forma di fisioterapia fatta in casa, sia un modo per il genitore di fidarsi del piccolo, di conoscerlo, di dedicarsi del tempo, di aumentare la fiducia in se stesso, di staccare la spina nelle prime settimane dal tran tran pianto-poppata-pannolino-nanna, sia un modo per velocizzare l'innamoramento.. in poche parole un'esperienza bellissima e gratificante. (Insegnante Aimi)









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